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  • Immagine del redattoreDott.ssa Marta Falaguasta

Pillola 2: Accresciamo l'Autostima

Aggiornamento: 6 mar 2023

Cosa pensiamo, che considerazione abbiamo di noi stessi nel nostro agire quotidiano?

In pratica quanto ci stimiamo?

L’autostima è la percezione, la valutazione(positiva o negativa) che diamo di noi stessi e fa riferimento a tre aspetti della nostra personalità: cognitivo, emotivo e comportamentale.

A livello cognitivo fa riferimento all’opinione che ognuno di noi si costruisce di sè,sul piano emotivo si riferisce a quello che ognuno di noi prova nei propri riguardi e infine a livello comportamentale riguarda il modo di comportarsi verso noi stessi.

Al di là di questi diversi livelli, da dove origina l’autostima?ne nasciamo già provvisti o veniamo al mondo totalmente privi?

La psicologia,a seconda dei diversi orientamenti, ha fornito delle risposte diverse ma piuttosto simili come punto di partenza: sembra risultino di fondamentale importanza i primissimi anni di vita in cui il cucciolo dell’uomo sperimenta i suoi primi approcci verso una valutazione di sè stesso.

E il genitore risulta la persona che lo aiuta e lo alimenta in questo percorso.

Il rapporto che i genitori instaurano con lui funge da imput fondamentale per la crescita dell’autostima e dovrà essere costantemente rinforzato positivamente almeno nei primi tre anni di vita, periodo cosi detto critico, in quanto si forma la personalità.

Affinchè la nostra autostima cresca in maniera positiva e armonica è quindi necessario che i nostri primi rapporti con le figure di attaccamento siano all’insegna della sicurezza e della fiducia; il cucciolo dell’uomo, come del resto tanti cuccioli di altre specie,inizia a farsi un’idea di sè in base alle risposte di amore e approvazione che i genitori saranno in grado di offrirgli.

Più la risposta è positiva, maggiori sono le probabilità che l’autostima cresca e si sviluppi in maniera positiva.

Lo sviluppo dell’immagine che ognuno di noi ha di sè stesso, del proprio valore e del proprio definirsi dipende quindi dal tipo di accudimento ricevuto nel corso dell’infanzia, dalle risposte positive o negative che abbiamo ricevuto dalle nostre figure parentali.

Quando le risposte ambientali non sono positive ma anzi non rispondono al bisogno innato di trovare rassicurazione e amore, il bambino vive uno stato di frustrazione e si classificherà come un individuo con un’autostima fragile e da adulto sarà una persona alla continua ricerca di conferme del proprio valore(sia inizialmente nel gruppo dei pari, poi nelle relazioni sociali e lavorative e non ultimo nei rapporti sentimentali), mentre invece quando la risposta da parte delle figure genitoriali è positiva e carica di amore nell’individuo si genererà benessere e di conseguenza avrà un’autostima positiva.

Una volta diventati adulti, cosa possiamo fare se ci accorgiamo che abbiamo una scarsa autostima di noi stessi o comunque un basso livello?

Innanzitutto è importante sapere che una bassa autostima è una condizione mutabile e soggetta quindi a trasformazioni, se ci troviamo in questa condizione significa che stiamo trascurando la nostra vera essenza e i nostri reali bisogni.

Non sempre si è consapevoli però di stimarsi poco una volta diventati grandi; spesso avere poca considerazione di sè non arriva alla coscienza e si maschera dietro alcuni comportamenti sociali quali ad esempio non prendere mai una posizione in una discussione o non porsi mai degli obiettivi lavorativi o ambizioni e altro e la sensazione più forte che si avverte è quella di sentirsi inadeguato in qualsiasi o quasi in tutto quello che si fà.

Ma una via di uscita a questi strani e antipatici stati di animo,che tutti noi abbiamo provato più o meno una volta nel corso della vita, esiste e consiste nel confronto con un esperto che non farà altro che portare alla luce le capacità, le competenze ed i limiti che si hanno.

La terapia personale aiuta a dialogare con sè stessi in maniera diversa ed efficace nella risoluzione dei nostri disagi.Conoscere l’origine dei propri disagi e i propri attuali bisogni è un diritto che da adulti è giusto rivendicare per salvaguardare il proprio benessere personale.

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